Cesena, 1927 - 1999
Dopo aver frequentato per un certo periodo l'Accademia a Ravenna, l'artista decise di studiare direttamente all'aria aperta, disegnando la gente comune e inserendosi, così, nella corrente neorealista.
Nel 1960 si trasferì a Milano dove frequentò lo studio di Mario Sironi e tre anni dopo completò la sua formazione nel corso di lunghi viaggi. Bocchini usò la pittura per conoscere, vedere, analizzare la società e durante la maturità, con la serie dei Relitti volle raffigurare il concetto della disgregazione della società moderna.
Donò alla sua città una preziosa collezione etnografica che diede vita, nel 1974, al Museo della Civiltà Contadina ancor oggi allestito all'interno della Rocca Malatestiana.