Cesena, 1931
Osvaldo Piraccini inizia a dipingere sotto la guida di Giovanni Cappelli e Alberto Sughi, che lo indirizzano verso tematiche neorealiste.
All'inizio della sua carriera il suo stile si caratterizza per una precoce sintesi dell'immagine. Suoi soggetti preferiti sono la bellezza della natura e i sentimenti che essa suscita nell'interiorità dell'animo umano. Dipinge quindi paesaggi, specialmente vedute della sua città natale e dei dintorni, i luoghi cari della sua infanzia.
Negli anni Cinquanta il lavoro di Piraccini affronta un genere diverso: egli si trasferisce a Firenze e poi a Roma dove inizia il periodo detto della Pittura Grigia. Successivamente il pittore si avvicina anche all'arte Informale. Negli anni Settanta si stabilisce per un decennio a Roma. Tornato a Cesena realizza opere riconducibili al gruppo, definito da Francesco Arcangeli, Ultimi Naturalisti.
Numerose le sue esposizioni in Italia ed Europa e i riconoscimenti a lui conferiti.