Mantova, 1912 - Roma, 1995
Dopo aver compiuto la sua formazione artistica a Venezia, Giulio Turcato si sposta a Milano, dove nel 1941 alcune sue opere vengono esposte alla Galleria Grande.
Il pittore in seguito si reca a Roma e nel 1942 prende parte alla fondazione dell'Art Club con Prampolini, Fazzini, Mafai, Dorazio, Consagra e altri. I movimenti artistici a cui Turcato si rifà sono il Cubismo, l'Espressionismo ed elementi di un certo astrattismo che ancora si ispira alla natura.
Nel 1946 sottoscrive il Manifesto della Nuova Secessione Artistica Italiana e qualche mese più tardi fonda il gruppo Forma 1 con Accardi, Consagra, Dorazio e altri, che aveva come obiettivo il sostegno della pittura astratta basata sulla forma pura, contrapponendosi ai movimenti del Neorealismo e del Neoconcretismo. Nel 1950 prende parte al Gruppo degli Otto sostenuto dal critico Lionello Venturi.
Nel 1960 entra a far parte del gruppo Continuità con Perilli e altri; la sua ricerca artistica si concentra ora sul colore. Nel corso della sua carriera Turcato ha esposto in numerose mostre collettive, personali e antologiche, sia in Italia che all'estero.