Milano, 1908 - 1998
Luigi Veronesi inizia la sua attività come grafico e da autodidatta giunge all'Astrattismo attraverso esperienze tecniche personali.
Nel 1932 la Galleria del Milione di Milano ospita la sua prima personale e nello stesso anno egli compie un viaggio a Parigi dove conosce famosi pittori e approfondisce la sua conoscenza dell'Impressionismo e del Cubismo.
Entra a far parte del gruppo degli astrattisti parigini e nel 1935 conosce diversi artisti del Bauhaus, tra cui Moholy-Nagy che lo influenza nelle ricerche sulla fotografia astratta (fotomontaggio, pittura a tempera su positivi fotografici, collage di pitture e fotografie).
Dal 1940 si avvicina al mondo del cinema e grazie alle sue capacità di usare i colori realizza film astratti e conduce un'intensa attività come scenografo anche per la Scala di Milano. Nel 1949 Veronesi aderisce al MAC (Movimento Arte Concreta) fondato l'anno precedente da Dorfles, Munari, Soldati e Monnet. Tra il 1956 e il 1966 la sua opera si allontana dalla costruzione geometrizzante per approfondire la tematica dell'organico, mentre successivamente ritorna alle forme originarie, soprattutto a linee e segmenti circolari. Nel corso della sua vita ha esposto in moltissime gallerie in Italia e all'estero e gli sono state dedicate numerose mostre retrospettive.