Antonio Aleotti (Argenta, doc. dal 1494 - Cesena, 1527) - Olio su tavola; cm 164,7 x 59; cm 164 x 64; cm 165 x 67,5
Le tre tavole, attribuite in un primo momento a Francesco Zaganelli, sono state poi assegnate, seppur non concordemente, ad Antonio Aleotti grazie agli studi di Anna Colombi Ferretti, la quale ha messo in relazione la tavola raffigurante San Sebastiano con la quietanza di pagamento del 25 febbraio 1495 della comunità di Cesena al pittore per la decorazione di una cappella in Sant'Agostino.
La differenza stilistica fra i tre dipinti aveva inizialmente indotto a pensare che solo la figura di San Sebastiano fosse opera di Aleotti, mentre recentemente il divario stilistico è stato spiegato con la diversa cronologia di esecuzione, in un arco di tempo che va dal 1495 al 1503.
Per quanto riguarda la loro tematica, si pensa siano stati eseguiti come ex-voto per la scongiurata peste del 1493.
San Cristoforo è raffigurato nell'atto di guadare il fiume mentre porta sulle spalle il Bambin Gesù.
San Sebastiano è ritratto legato ad un albero e trafitto da frecce e infine San Rocco che indossa abiti logori che simboleggiano il suo lungo peregrinare, mostra il bubbone della peste sulla gamba destra.