Cesena, 1885 - Montezomo, 1917
Gino Barbieri svolse un'intensa attività artistica come pittore, incisore e illustratore. La sua formazione avvenne all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove seguì i corsi di ornato di Alfonso De Carolis, con il quale lavorò agli affreschi del Palazzo del Podestà di Bologna.
Il suo stile è influenzato, specialmente agli esordi, dal naturalismo ottocentesco e dalla "macchia". Successivamente Barbieri fonde il naturalismo con suggestioni simboliste e le macchie di colore si avvicinano alla separazione dei toni tipica del divisionismo.
Come illustratore, collaborò alla rivista "L'Eroica" e alle edizioni di opere di Pascoli e D'Annunzio, conosciuto a Venezia, dove era stato inviato come soldato al tempo della prima guerra mondiale, del quale esegue il ritratto con la tecnica della xilografia.
Durante il periodo al fronte, anche in trincea, Barbieri continuò a incidere crude immagini della vita militare, connotate da uno stile tragico.
Molte sue opere sono oggi conservate alla Pinacoteca della Cassa di Risparmio di Cesena e in Pinacoteca Comunale dove, oltre ai dipinti, sono presenti oltre duecento pezzi fra disegni, xilografie e acqueforti.
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