Anselmo Gianfanti

Montiano, 1857 - Cesena, 1903

L'artista si formò presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Qui ebbe modo di conoscere Domenico Morelli, il maggiore esponente della pittura napoletana di fine Ottocento, con il quale decise di trasferirsi a Napoli nel 1880 insieme all'amico Vittorio Corcos, pittore livornese.

Dal maestro apprese lo stile naturalista caratterizzato dalla maggiore importanza data al colore rispetto al disegno accademico come si nota soprattutto nelle opere giovanili. Saltuariamente ritornò a Cesena e frequentò lo studio di Palazzo Locatelli dove lavoravano anche gli amici Paolo Grilli (pittore e scultore) e Tullo Golfarelli (scultore).

Le tematiche privilegiate da Gianfanti sono soggetti popolari, storici, religiosi e letterari, resi con effetti spesso teatrali e drammatici di derivazione morelliana. Ritornato definitivamente a Cesena nei primi anni Novanta dell'Ottocento, diviene uno degli artisti più affermati nell'ambito locale e realizza ritratti su commissione e dipinti di figura eseguiti sia ad olio che a pastello.

Opere presenti in Pinacoteca

Contadino in riposo (recto)
Natura morta con frutta (verso)

Piccola veduta napoletana

Ritratto di donna

Testa di bimba

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